JULIUS EVOLA

Scritti sulla massoneria volgare speculativa

a cura di Renato Del Ponte, con un saggio di Cristofaro Sola.

Ed. Arŷa, Genova 2012, pagine 192, € 24,00.

​

Sul finire del '600 la “Massoneria operativa” entra in profonda crisi, per morire nel 1717 e trasformarsi in un'associazione di uomini di “buona volontà”, assiepati sotto le bandiere dell'egualitarismo democratico. Attraverso la sopravvivenza solo virtuale di una sovrastruttura gerarchico-simbolica, condizionata da un confuso e artificioso sincretismo pseudo filosofico, si sviluppa la “Massoneria volgare speculativa”.

Ormai priva di luce, ma forte solo nella quantità, dalla seconda metà del '900 la Massoneria galleggia in forma semplicemente “testimoniale”, essendosi radicata in essa l'inquinante sostanza antitradizionale, esatto contrario della Via iniziatica sapienziale. Julius Evola lo aveva compreso e l'ha scritto, perchè i veri iniziati (del suo tempo e delle generazioni a venire) non avessero a cadere in trappola. Sugli stessi concetti insiste, in forma simbolica, anche la realizzazione grafica della copertina di questo apprezzato volume, che evidenzia, con segni di lacerazioni e macchie a diverse gradazioni cromatiche le violente ferite che la Massoneria moderna ha inflitto alla continuità del patrimonio tradizionale spirituale.

Una fotografia perfetta, che alla lucidità del pensiero critico di Evola, aggiunge l'autorevole punto di vista “esterno” di Renato Del Ponte e l'analisi accurata e puntuale di Cristofaro Sola, conoscitore/protagonista da oltre trent'anni della vita massonica italiana ad alti livelli e cofondatore della “Massoneria Antica Tradizionale”, sorta per la reintegrazione spirituale della Tradizione attraverso la Via iniziatica della libera Muratoria.

​

Nicola Crea